L’AZIENDA DEI SOGNI: UN MODELLO HUMAN-CENTERED | Badenoch + Clark

L’azienda dei sogni: un modello human-centered

Articolo a firma di Pietro Valdes per il numero di novembre 2019 di Harvard Business Review. Sette persone su dieci, tra quadri e dirigenti, ritengono di non lavorare ancora nell’azienda dei loro sogni. Desiderano un design human-centered che permetta loro di esprimere talento e qualità.

Inserito 8 novembre 2019
Sette persone su dieci, tra quadri e dirigenti, ritengono di non lavorare ancora nell’azienda dei loro sogni. Per loro l’azienda dei sogni non è un modello astratto ma una necessità concreta. Una necessità di lavoro, di organizzazione, di benessere e di crescita, di condivisione e, ovviamente, di business.
Ma oltre alla necessità, c’è l’ambizione. Un’ambizione di carriera che vorrebbe allinearsi con un clima complessivo di well-being aziendale. Proprio questo scarso allineamento tra ambizione, well-being e business climate porta molti dirigenti a chiedersi se davvero esista l’azienda dei sogni. Oppure se ogni modello sia destinato a scontrarsi con una realtà che si dimostra poco adeguata alle aspettative.

 

Punti critici

In una ricerca condotta da Badenoch + Clark emerge chiaramente come, tra i punti più critici delle loro realtà aziendali, i manager mettano al primo posto un elemento qualitativo: le carriere bloccate e la scarsa possibilità di crescita personale (26,67%). A seguire, tra i nodi irrisolti vengono gli stipendi bassi (16,67%), i pochi progetti innovativi (13,33%), benefit e servizi ai dipendenti ritenuti insufficienti (11,1%) e la scarsa o nulla flessibilità su orari e luoghi di lavoro (11,11%). 

 

 

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