La pratica della Cina: un approccio confuciano al management | Badenoch + Clark Italia
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La pratica della Cina: un approccio confuciano al management

Alla metà degli anni Novanta, il politologo Francis Fukuyama individua nel confucianesimo la chiave per comprendere i nuovi equilibri di leadership che stanno avanzando nel contesto globale con l’Oriente emergente.

Inserito 20 febbraio 2019

Alla metà degli anni Novanta, il politologo Francis Fukuyama individua nel confucianesimo la chiave per comprendere i nuovi equilibri di leadership che stanno avanzando nel contesto globale con l’Oriente emergente.

Oggi, nell’analisi geostrategica il tema delle “democrazie confuciane” è centrale. Un modello di leadership confuciana, orientata al pragmatismo e al networking, gioca un ruolo determinante anche nel settore del management privato. Lo gioca soprattutto in quella che il sinologo François Jullien e André Chieng, già vicepresidente del Comitato Francia-Cina e membro d’onore del Consiglio Cinese per la Promozione del Commercio Internazionale, hanno chiamato «la pratica della Cina»: la capacità di negoziare e competere partendo da modelli improntati su uno schema win-win, fortemente legati al confucianesimo e oramai necessari per cogliere la sfida della competizione manageriale globale.

Complessa dottrina morale, nel XXI secolo il confucianesimo è diventato punto di riferimento costante della leadership cinese che nella sua tradizione ha trovato strumenti di governance ed elaborazione funzionali alla cosiddetta dottrina della “Grande Armonia”, che consiste nella possibilità di perseguire nuovi programmi di sviluppo e di soft power culturale globale radicandoli nella tradizione. Il confucianesimo ha offerto tanto ai manager pubblici, quanto a quelli privati, un bagaglio concettuale e pratico emerso dalla crisi della Cina del V secolo a.C., quando a un clima di anarchia post-feudale si dovette rispondere con decisione, mantenendo ordine e pace sociale.

Un concetto chiave del confucianesimo, utilizzato soprattutto nelle relazioni internazionali, è quello di tianxia, ossia la divisione dell'esistente e, al contempo, l'interrelazione di tutto nel gioco fra cielo (Tian) e terra (Di).

Questo concetto di armonia e integrazione, che va di pari passo con il mantenimento di una forte scala gerarchica basata sulla triade leadership, literacy, agility, si riflette sulle pratiche di governance “confuciane”. Moralità, benevolenza e virtù, i capisaldi dell’etica confuciana, rendono più agevole la governance da parte dei decisori e conferiscono efficacia alle loro decisioni.

L’ortoprassi  confuciana - ossia un’etica radicata nel comportamento, più che in un sistema concettuale raccomanda in questo senso tre sostegni a questa idea di etica “manageriale”, orientati dai concetti di Zhi e Xin, rispettivamente saggezza ed esemplarità: saggezza esemplare fra chi dirige e chi è diretto: primo, tutte le parti devono capire dove si sta andando; secondo, i dipendenti devono essere messi in condizione di riconoscere “dal basso” le qualità della leadership; terzo, il design thinking e l’organizzazione vanno concepiti e devono riflettere una dimensione di armonia.

Il management confuciano indica una via lunga dove i cambiamenti avvengono per gradi.  Due ricercatori, K. C. Patrick Low e Sik-Liong Ang, hanno notato che il management occidentale si concentra prevalentemente su obblighi contrattuali a breve termine e sulla due diligence, mentre il management confuciano opera attraverso miglioramenti operativi sistematici, sul medio-lungo periodo e condotti  a piccoli passi. Questo spinge a un costante investimento su di sé e sulla propria formazione considerata valore aggiunto aziendale integrato e, secondo K. C. Patrick Low e Sik-Liong Ang, spiega l’assenza di autonomi settori di “Ricerca e sviluppo” in molte imprese impostate su questo modello. Tutto è ricerca e sviluppo nel modello confuciano.

Nel business i valori confuciani possono essere particolarmente importanti quando si tratta di management e di leadership. Conoscerli a fondo può rivelarsi cruciale quanto praticarli se in gioco è la reciproca comprensione e il lavoro in team in aziende internazionalizzate a personale misto, dove un malinteso culturale può dar generare problemi di scala.

Se al centro del sistema di buona gestione confuciana dell’organizzazione c’è il concetto di  tianxia, al cuore del suo insegnamento sulla capacità di business management c’è l’idea di guanxi.  Guanxi indica una rete di connessioni e legami economici e sociali fondati su lealtà reciproca. Questa rete implica fiducia e obblighi comuni tra le parti, ma opera – tratto spesso di difficile comprensione per gli occidentali – attraverso sfumature culturali che si diramano tanto a livello personale familiare, quanto a livello sociale, aziendale e politico.

Se il nostro guanxi è buono, spiega Michael C. Wenderoth su Forbes, significa che cresceranno le nostre probabilità di riuscita. Avere o non avere un buon guanxi ha un impatto fondamentale sui risultati personali e aziendali.  I legami sociali e le reti costituite da manager con altri manager e funzionari governativi apportano capitale sociale alle organizzazioni a cui appartengono.

Il capitale relazionale-sociale degli executive arricchisce di per sé le loro organizzazioni. Attraverso questo capitale mantenuto e accumulato derivante dai loro legami, i manager e le organizzazioni sono in grado di raccogliere informazioni strategiche (attraverso i flussi informativi), esercitare un efficace controllo (attraverso i flussi delle risorse) e attivare reti di solidarietà (attraverso la cooperazione reciproca), ottenendo benefici che consentono alle organizzazioni di operare in modo più efficiente e ai manager di competere in modo più efficace sul mercato del lavoro.


RIFERIMENTI 

Fukuyama, F. “Confucianis and Democracy” Journal of Democracy, vol. 6, n. 2 (1995), pp. 20-33.

Low, C. P. ; Ang. S.-L. “Management, the Confucian Way” Educational Research, vol. 4, n. 2 (2013), pp. 82-90.

Kim, S. Democrazia confuciana nell’Asia orientale; Milano, ObarraO, 2018

Wenderoth, M. C. “How A Better Understanding Of Guanxi Can Improve Your Business In China” Forbes, 16 maggio 2018 

Zhao, T. “Rethinkink empire from a Chinese concept 'All-under-Heaven,” Social Identities, n. 12 (2006), pp. 29-41.